Pro Senectute è favorevole all’eliminazione delle lacune nella riscossione dei contributi AVS, in particolare nel caso di datori di lavoro che impiegano prevalentemente lavoratori a ore e offrono rapporti di lavoro di breve durata. L'intento è quello di garantire una copertura assicurativa più ampia alle persone che percepiscono un reddito esiguo contrastando in ultima istanza anche il rischio di povertà nell’anzianità.
L'inclusione delle categorie professionali proposte è la conseguenza dell'elevato numero di lavoratori dipendenti a ore rilevato sinora. Pro Senectute ritiene che l’elenco dei datori di lavoro debba essere ampliato in modo da evitare una sistematica sottoassicurazione nella previdenza per la vecchiaia dovuta all’esenzione dai contributi. Il mantenimento dell'esenzione dall'obbligo contributivo per i redditi bassi fino a 2.300 franchi per datore di lavoro e per anno dovrebbe quindi essere messo in discussione.
Pro Senectute accoglie con favore l'introduzione degli interessi di mora in caso di realizzazione di un utile di liquidazione dopo la cessazione di un’attività lucrativa indipendente come misura mirata per un caso specifico.
Pro Senectute accoglie con favore la creazione di una nuova Legge federale sulle condizioni di lavoro (LCInf) e la modifica della Legge federale sulle professioni sanitarie (LPsan). Le misure proposte per migliorare le condizioni di lavoro nel settore delle cure infermieristiche sono comprensibili, ma con tutta probabilità comporteranno anche sostanziali costi aggiuntivi. Poiché non è ancora chiaro se e in che misura i costi aggiuntivi incideranno sui sistemi tariffari e di finanziamento, il progetto dovrebbe tenere conto delle conseguenze sui costi e prevedere misure aggiuntive per garantirne il finanziamento. Pro Senectute raccomanda inoltre di introdurre le misure in modo graduale anziché simultaneo.
Oltre a migliorare le cure infermieristiche, Pro Senectute ritiene urgente intervenire anche nell'assistenza alle persone anziane che, a differenza delle cure infermieristiche, non è coperta dalla legge sull'assicurazione malattie. È necessario trovare soluzioni per finanziare tempe-stivamente l'assistenza e gli aiuti a domicilio.
Pro Senectute riconosce che la 13ª rendita AVS rappresenterà un miglioramento finanziario per molte persone anziane riducendo così il rischio di povertà in età avanzata. Al tempo stesso, segnaliamo che questa rendita aggiuntiva da sola non sarà sufficiente per eliminare completamente la povertà delle persone anziane.
Pro Senectute ritiene che una riduzione del contributo federale fino all’entrata in vigore di una riforma globale dell’AVS non sia appropriata. Al momento, la riforma dell’AVS è associata a grandi incertezze: non ne sono noti i contenuti, né è possibile stimare il momento della sua entrata in vigore. Pro Senectute è inoltre molto preoccupata per un'eventuale compensazione della riduzione del contributo federale attraverso il fondo di compensazione AVS, il cui scopo è quello di garantire la stabilità finanziaria del 1° pilastro. Un uso improprio mette a rischio il finanziamento sostenibile delle rendite AVS per le future generazioni di pensionate e pensionati.
In considerazione dell’onere finanziario di chi paga attualmente i contributi AVS, Pro Senectute ritiene più equilibrato finanziare la 13ª rendita AVS attraverso i contributi salariali e un aumento dell’IVA, mantenendo l’attuale contributo federale del 20,2%.
La proposta di riforma mira a correggere la disparità di trattamento tra i sessi in materia di rendite per superstiti. Pro Senectute sostiene la prevista abolizione della rendita a vita per vedove perché si basa su condizioni di vita superate e non rispecchia più la realtà sociale odierna. La nuova attenzione, rivolta ai compiti assistenziali e educativi dei figli, è più che comprensibile. Anche l'introduzione di una rendita transitoria in caso di vedovanza è un passo nella giusta direzione. Tuttavia, mettiamo in dubbio la sua durata limitata a due anni. La rendita transitoria dovrebbe essere erogata per un periodo più lungo, affinché questa misura possa avere la sua efficacia. Inoltre, nella proposta dovrebbero essere integrate misure di accompagnamento, come corsi di perfezionamento e formazione per aiutare le persone interessate a reinserirsi nel mercato del lavoro.
Il dibattito sulle rendite per vedove ha un impatto anche su altri settori della previdenza. Per ottenere un'effettiva parità di trattamento, sarebbe necessario modificarli, come ad esempio, il plafonamento delle rendite per coniugi. È quindi urgente una revisione completa della disparità di trattamento all'interno del sistema delle assicurazioni sociali e delle relative proposte di soluzione.
Con la nuova legge federale, il Consiglio federale riconosce la necessità di offrire i servizi amministrativi del 1° pilastro delle assicurazioni sociali, dell’indennità di perdita di guadagno e degli assegni familiari in modo digitale e uniforme in tutta la Svizzera. Nel 2023, Pro Senectute ha assistito in ambito della Consulenza sociale oltre 61.000 persone anziane in tutto il Paese. Per più della metà dei casi sono stati presi in considerazione la previdenza per la vecchiaia, le prestazioni complementari, gli aiuti finanziari individuali e altri tipi di sostegni finanziari. In questo contesto, Pro Senectute considera la succitata proposta un passo molto importante per rendere più efficiente ed efficace il lavoro della Consulenza sociale. Tuttavia, a differenza dell’attuale avamprogetto, sarebbe auspicabile una procedura standardizzata con una soluzione comune e olistica per tutti i rami dell'assicurazione sociale.
Durante la pandemia da Covid-19, Pro Senectute, in qualità di maggiore organizzazione specializzata e centro di riferimento e contatto per tutte le questioni inerenti all’anzianità e all'invecchiamento, ha lavorato a stretto contatto con tutte le autorità e su tutti i livelli federali per promuovere il benessere delle persone anziane. Le organizzazioni cantonali e intercantonali Pro Senectute hanno adattato le loro proposte e prestazioni nonché i loro servizi alle rispettive situazioni locali. Oppure hanno lanciato nuovi servizi per facilitare la vita quotidiana degli anziani durante questo periodo pandemico. A posteriori, si è rivelato fondamentale mantenere l'offerta e le proposte di base in forma limitata per quasi due anni e mezzo di pandemia creando anche delle offerte di servizi specifici per il coronavirus. In questo modo è stato possibile fornire prestazioni di servizio come la consulenza, i corsi e le attività per il mantenimento della salute fisica e mentale. In questo contesto, Pro Senectute desidera sottolineare i punti chiave della revisione parziale della legge sulle epidemie.
Con questa consultazione il Consiglio federale intende creare la base giuridica per consentire il riscatto retroattivo di prestazioni nel pilatro 3a. Ciò dovrebbe permettere alle persone, che in determinati anni non sono riuscite a versare i contributi alla loro previdenza individuale vincolata, di poter colmare queste lacune contributive. Accogliamo con favore lo sforzo di ampliare le opzioni per la previdenza privata. Tuttavia, mettiamo in dubbio sia il meccanismo di questa proposta sia gli effetti positivi in termini di ulteriori incentivi al risparmio per la vecchiaia.
La proposta di riconoscere gli alloggi con assistenza nel contesto delle prestazioni complementari all’AVS è un passo importante. Questa riforma tiene conto dell’effetto preventivo svolto da un’assistenza domiciliare alle persone anziane che sia di qualità e orientata alle loro esigenze, e risponde al desiderio espresso da molti di invecchiare tra le proprie quattro mura. Nel 2022 Pro Senectute ha attuato oltre 1,5 milioni di interventi in tutta la Svizzera per sostenere le persone avanti negli anni a casa loro. Con una vasta gamma di servizi e aiuti a domicilio, le 24 organizzazioni cantonali e intercantonali Pro Senectute si adoperano in ogni parte del Paese per fornire sostegno quando l’età che avanza rende difficile continuare a vivere a casa propria.
Pro Senectute ritiene quindi che questa proposta abbia un’importanza decisiva per la popolazione anziana della Svizzera e giudica fondamentale che nell’ambito della riforma si punti a individuare una soluzione svincolata dal tipo di alloggio e dal percepimento dell’assegno per grandi invalidi. Nel rispondere alla consultazione, Pro Senectute richiama comunque l’attenzione su alcuni punti chiave per le persone anziane, riguardanti il finanziamento, l’entità e la definizione delle prestazioni.
Fin dalla sua istituzione, Pro Senectute si impegna affinché in Svizzera anche le persone più anziane possano sentirsi membri attivi e apprezzati della nostra società. L’apprendimento permanente e il perfezionamento sono fondamentali per rafforzare la partecipazione, le pari opportunità, l’integrazione sociale e l’autonomia della popolazione anziana. Pro Senectute offre 250'000 ore di corsi all’anno in tutta la Svizzera per soddisfare le esigenze formative delle persone avanti negli anni. In particolare, la promozione delle competenze digitali di base è parte integrante del programma dei corsi di Pro Senectute e contribuisce al conseguimento degli obiettivi trasversali ERI.
In linea di principio Pro Senectute è d’accordo con le modifiche proposte per la legge sulla formazione professionale (LFPr), la legge sui PF, la legge federale sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero (LPSU) e la legge federale sulla promozione della ricerca e dell’innovazione (LPRI). Tuttavia, facciamo presenti alcuni aspetti fondamentali che riguardano la cultura generale, la formazione professionale e il perfezionamento della popolazione anziana.
Soprattutto nel caso delle persone anziane, una cartella informatizzata del paziente (CIP) può avere grande rilevanza e utilità per i trattamenti medici. Con l’avanzare dell’età, infatti, i casi di multimorbidità e multimedicazione diventano più frequenti. Un accesso completo alle informazioni rilevanti per la salute può contribuire in modo significativo a migliorare i trattamenti medici per le persone anziane. A prescindere dall’età, la CIP può garantire un rapido accesso alle direttive del paziente in caso di emergenza, il che accresce l’autodeterminazione dei pazienti e agevola le persone di riferimento. Pro Senectute accoglie con favore l’orientamento della revisione completa, ma fa presenti alcuni aspetti fondamentali per la popolazione anziana.
In qualità di organizzazione esperta del mondo dell’anzianità, Pro Senectute si impegna, fin dalla sua fondazione, affinché le persone anziane prive di una stretta rete di relazioni familiari possano prendere decisioni sulla propria situazione di vita in piena autonomia. Accogliamo con favore l’attuale revisione della legge, la quale mira ad apportare miglioramenti in singoli punti della legge sulla protezione degli adulti. Questi hanno lo scopo di migliorare l'autodeterminazione e l'inclusione delle persone vicine nell’ambito delle misure precauzionali personali. Inoltre, è necessario aumentare la protezione delle persone bisognose di sostegno e aiuti ottimizzando l’attuazione della legge in vigore.
Fin dalla sua fondazione, Pro Senectute si impegna per un moderno sistema pensionistico che sia finanziariamente sicuro. Per l'86% delle persone anziane, il sistema dei tre pilastri crea nell’anzianità una sicurezza finanziaria. La riforma del primo pilastro, «AVS 21», adottata nel settembre 2022, è un passo importante verso l'adeguamento del sistema pensionistico agli sviluppi demografici. Nello stesso tempo garantisce il livello di prestazioni delle rendite AVS. È quindi ancora più importante nell'attuale proposta, concentrarsi sulle pensionate e sui pensionati finanziariamente più deboli.
Pro Senectute concorda in linea di principio con le modifiche proposte all'Ordinanza, la maggior parte delle quali sono di natura tecnica e procedurale. Nel caso delle misure compensative per le donne nate tra il 1961 e il 1969, tuttavia, Pro Senectute sostiene che anch'esse dovrebbero essere soggette all'indice misto nonché adeguate all'andamento dei prezzi, dato il limite temporale di questi pagamenti e l'inflazione attuale.
In Svizzera, le coppie sposate e quelle in unione domestica registrata sono tassate congiuntamente. L’imposizione individuale, invece, si applica alle persone singole e alle coppie non sposate. Di conseguenza, sommando i loro redditi, le coppie con tassazione congiunta sono tassate più pesantemente a causa della progressione fiscale.
Oltre alla cosiddetta «penalizzazione del matrimonio», l’attuale modello non risponde più alle odierne esigenze e non tiene nemmeno più conto degli sviluppi sociali ed economici. L'attuale normativa favorisce le convivenze e stabilisce incentivi indesiderati per i secondi percettori di reddito nelle coppie sposate.
In linea di principio, Pro Senectute accoglie con favore gli sforzi per eliminare la «penalizzazione del matrimonio» a livello di tassazione federale diretta e per modificare il sistema in modo da poter tassare equamente le coppie sposate e non.