Comunicati stampa 2014

Qui troverete i nostri comunicati stampa dell'anno 2014.

Riforma «Previdenza per la vecchiaia 2020»: maggioranza dei cittadini svizzeri favorevole al pacchetto – la popolazione si differenzia dalla politica

L’attuale pacchetto di riforme «Previdenza per la vecchiaia 2020» riscuote consenso tra la popolazione. Il 62 per cento si dichiara in linea di principio d’accordo, contro una minoranza del 28 per cento che si esprime contro. Questi sono i sorprendenti risultati di un’inchiesta rappresentativa effettuata da Pro Senectute Svizzera.

Nel mese di ottobre, l’Istituto di ricerche GFS Berna ha intervistato, su mandato di Pro Senectute Svizzera, 2'700 aventi diritto al voto in merito alla riforma «Previdenza per la vecchiaia 2020». I risultati parlano chiaro: due terzi sono favorevoli alla riforma proposta dal Consiglio federale.

A pesare in maniera decisiva sull’ampio consenso espresso dai cittadini svizzeri, è stata l’idea dell’elaborazione di un pacchetto integrale che, ritenuto equilibrato, gode di un alto grado di fiducia. In questo modo i costi della riforma vengono equamente ripartiti senza dover ricorrere a diminuzioni di rendite. L’approvazione della riforma per la vecchiaia 2020 si estende attraverso tutti i ceti sociali e appartenenze partitiche. Com’era lecito attendersi, il sostegno più convinto risiede tra le forze ambientaliste e di sinistra. Tuttavia, la proposta beneficia anche dell’appoggio degli ambienti borghesi e persino dei simpatizzanti dell’UDC.

Werner Schärer, direttore di Pro Senectute Svizzera, esprime la sua soddisfazione: «I cittadini giudicano in modo differente rispetto ad alcuni politici. Il pacchetto integrale è ragionevolmente sensato ed è comprensibile per la popolazione. Questo dovrebbe far riflettere quei politici che vogliono sgretolare il progetto. La riforma delle rendite 2020 merita il pieno sostegno da parte di tutte le forze responsabili di questo Paese».

L’aumento dell’imposta sul valore aggiunto e l’età pensionabile portata a 65 anni per le donne, ottengono i maggiori consensi (il 53% rispett. il 62%). Le due misure sono indispensabili, se non si vuole arrivare a un taglio delle prestazioni delle rendite. Il 78 per cento delle persone intervistate, infatti, si è espresso contro un simile taglio.

Una tavola di discussione sulla grande anzianità alla presenza di più di 700 persone nella Grossmünster di Zurigo

Oltre 700 persone hanno assistito alla tavola di discussione sul tema «La vecchiaia, piacere o pena?» nella Grossmünster di Zurigo. All’esterno del caratteristico edificio sacro della città sulla Limmat, diverse migliaia di spettatrici e spettatori hanno ammirato la produzione di light art con soggetti della grande anzianità. La manifestazione ha messo il punto fine alla campagna di sensibilizzazione «Tutto ha il suo momento» svoltasi sull’arco di un anno.

Pro Senectute, le Chiese protestanti della Svizzera e Giustizia e pace hanno dedicato un intero anno alla campagna di sensibilizzazione «Tutto ha il suo momento» incentrata sulla posizione delle persone molto anziane nella nostra società. Le istituzioni che hanno lanciato l’iniziativa vo-levano dare maggiore rilievo al valore e all’importanza della grande anzianità in opposizione alla sola considerazione come fattore di costi. A detta di Werner Schärer, direttore di Pro Senectute Svizzera, «l’opinione pubblica ha recepito il messaggio» e «nonostante un budget modesto, dopo un anno le conclusioni sono incoraggianti». Del tema della grande anzianità ora si può discutere apertamente e delle condizioni di vita delle persone anzianissime, che spesso vivono molto ritirate, se ne sa molto di più.

La vecchiaia, piacere o pena?

La tavola di discussione con lo scrittore Adolf Muschg, la consigliera nazionale zurighese Barbara Schmid-Federer, il filosofo Peter Gross nonché le specialiste del settore gerontologico Marion Schafroth e Monika Stocker, discutendo con senso dell’umorismo, con ironia, ma anche con spessore filosofico, ha saputo dare alla vecchiaia e all’invecchiamento un volto differenziato e personale. Come c’era da aspettarsi, le posizioni sul suicidio ragionato sono rimaste divergenti, mentre tutti si sono trovati d’accordo nel ritenere la vecchiaia una vera e propria sfida, sia se vissuta come una nuova avventura, come spazio per trovare sé stessi o come una fase di vita caratterizzata da malattie.

Passaggio al TV digitale:
Campagna di informazione di Pro Senectute Svizzera e Swisscable

Il televisione digitale è il futuro. Nei prossimi 12 mesi, la maggior parte delle reti TV via cavo passerà completamente al digitale. Per supportare le persone più anziane durante questo passaggio, Pro Senectute Svizzera e Swisscable hanno lanciato una speciale campagna di informazione. Il nostro ambasciatore è Gilbert Gress.

Già oggi oltre l'80% della popolazione svizzera guarda la TV digitale. Coloro che guardano ancora la TV analogica dovranno ben presto affrontare il passaggio alla nuova tecnologia visto che nei prossimi 12 mesi la maggior parte delle reti TV via cavo passerà al digitale. Il passaggio, che avverrà secondo tempistiche diverse per ciascuna azienda, sarà accompagnato da dettagliate campagne informative a cura delle reti TV in questione. Nella Svizzera centrale, ad esempio, upc cablecom sospenderà gradualmente la TV analogica tra il 18 e il 24 novembre 2014.

Supporto specifico per facilitare il passaggio alla popolazione anziana

La maggioranza della popolazione senior utilizza già la TV digitale, ma si può supporre che la fetta residua di utenti della TV analogica sia comunque costituita principalmente da persone anziane. Per supportare queste persone, Pro Senectute Svizzera e Swisscable hanno elaborato una campagna di informazione rivolta proprio a questo gruppo di destinatari. Per mezzo di opuscoli, annunci e articoli che verranno pubblicati su vari mezzi di comunicazione, così come di un video nel quale Gilbert Gress dimostra e spiega il passaggio alla TV digitale, la campagna si propone di offrire le necessarie informazioni affinché le persone più anziane siano pronte a passare al digitale. Gli opuscoli informativi allegati saranno esposti in tutti i centri d’informazione e consulenza della Pro Senectute e verranno distribuiti dai singoli membri dell'associazione Swisscable. Per eventuali domande relative al passaggio, i clienti possono rivolgersi direttamente a Swisscable chiamando il numero telefonico 031 328 27 28.

Maggiori informazioni, così come il video di Gilbert Gress, sono disponibili all'indirizzo www.ihr-kabelnetz.ch (solo disponibile in tedesco) o www.votre-telereseau.ch (solo disponibile in francese).

Decoder o nuovo apparecchio TV

Di norma il passaggio alla TV digitale è facile e gratuito, perché la tecnologia digitale è già disponibile in tutte le reti TV a cavo. Chi possiede un apparecchio TV con ricevitore DVB-C* incorporato, deve solo accertarsi che l'apparecchio sia collegato alla presa TV e quindi lanciare una nuova ricerca delle emittenti. Chi possiede un apparecchio TV senza ricevitore DVB-C, può scegliere se richiedere alla propria rete TV via cavo locale un decoder (set-top box) oppure se acquistare un nuovo apparecchio TV con ricevitore DVB-C integrato.
* Di norma gli apparecchi TV acquistati dopo il 2010 sono dotati di un ricevitore DVB-C.

Da quasi 100 anni Pro Senectute risponde ai principali bisogni delle persone più anziane. Pro Senectute è la più grande organizzazione di prestazioni al servizio delle persone anziane in Svizzera che offre consulenza gratuita negli oltre 130 centri d’informazione e consulenza dislocati su tutto il territorio nazionale.

Swisscable è l'associazione di categoria degli operatori via cavo svizzeri. L'associazione è formata da 220 aziende di diritto privato e pubblico che forniscono servizi di telefonia, radio, TV, HDTV, internet e altre offerte a circa 2,7 milioni di famiglie.

Pro Senectute Svizzera suona il campanello d’allarme – dal 2008 ogni anno circa 5‘000 nuovi poveri tra le persone in età AVS

In Svizzera il numero delle persone anziane che hanno bisogno di prestazioni complementari continua a crescere, quello dei milionari pure. Pro Senectute Svizzera sottolinea che nell’anzianità ci sono grandi disparità di reddito e di sostanza e che il divario tra poveri e ricchi si allarga sempre più.

Secondo le proiezioni di Pro Senectute, in Svizzera nel 2013 i milionari di tutte le classi d’età erano 264‘000, 55'720 persone in più rispetto al 2008. Pro Senectute stima che poco più della metà di questi milionari (53%) sia in età AVS. D’altra parte, nel 2013 erano 185‘000 le persone anziane che non riuscivano a campare con i propri mezzi e quindi dovevano fare ricorso a prestazioni complementari. Questo significa che dal 2008 le persone al beneficio di prestazioni complementari all’AVS sono aumentate di 26'801 unità. La tendenza continua a essere al rialzo e il divario tra ricchi e poveri si allarga sempre più.

In molti casi le rendite non bastano per vivere

«La visione dominante del pensionato ricco è unilaterale e non trova riscontro nell’esperienza quotidiana della consulenza sociale di Pro Senectute. In nessun gruppo d’età le disparità di reddito e di sostanza sono estreme come nell’anzianità. Le cifre in merito parlano chiaro. In Svizzera, dal 2008 ogni anno ci sono circa 5‘000 nuovi beneficiari di prestazioni complementari o, in altre parole, donne e uomini in pensione che con le rendite dell’AVS e della cassa pensione non riescono a vivere in modo confacente ai bisogni» afferma Werner Schärer, direttore di Pro Senectute Svizzera. «Secondo le stime, una persona anziana su otto è povera. Oltre il 75% delle persone povere vivono a domicilio e hanno bisogno di prestazioni complementari per coprire il minimo vitale. Poiché spesso esse hanno vergogna e si isolano, la povertà rimane invisibile. L’obiettivo di Pro Senectute è di sensibilizzare la popolazione in merito.

Pro Senectute affronta questa realtà con un’offerta di consulenze a bassa soglia d’accesso e gratuita nelle sue oltre 130 sedi nonché con aiuti finanziari individuali nei casi di rigore. Questi aiuti sono finanziati anche con offerte della popolazione. Oltre 40‘000 persone si rivolgono ogni an-no ai centri di consulenza di Pro Senectute per ricevere consigli e aiuto.

Riforma «Previdenza per la vecchiaia 2020»: la maggiore organizzazione specializzata al servizio delle persone anziane accoglie con favore le decisioni d’impostazione del Consiglio federale

Pro Senectute Svizzera si rallegra delle decisioni d’impostazione del Consiglio federale. Come maggiore organizzazione specializzata attiva a favore delle persone anziane in Svizzera, Pro Senectute accoglie con favore l’appoggio di una riforma integrale. Solo una riforma di questo tipo è vincente e garantisce un mantenimento a lungo termine dell’attuale livello delle rendite.

Il Consiglio federale in corpore ha confermato oggi nei suoi tratti fondamentali il disegno di legge presentato dal Consigliere Alain Berset. Il pacchetto di riforma «Previdenza per la vecchiaia 2020» rimane così in linea con la propria tabella di marcia. Pro Senectute accoglie con favore questa decisione, con la quale il Consiglio federale ha dimostrato lungimiranza manifestando sostegno a un disegno di legge equilibrato. Ha riconosciuto che è possibile ottenere un consenso soltanto se gli interessi individuali passano in secondo piano. Werner Schärer, direttore di Pro Senectute Svizzera, sottolinea: «La proposta attuale ha in sé un forte senso di solidarietà che rafforza anche la coesione fra le generazioni.» I diversi attacchi sferrati da sinistra e da destra potrebbero mettere a repentaglio il disegno di legge nel suo complesso.

Per Pro Senectute è chiaro che la proposta presenta grandi vantaggi. Tra questi, il mantenimento del livello delle prestazioni senza margini di manovra al ribasso, un finanziamento del 1° e del 2° pilastro duraturo e sufficiente e un giusto livello di flessibilità alla luce di un contesto generale in evoluzione. Pro Senectute è aperta a un’armonizzazione dell’età di riferimento per entrambi i sessi a 65 anni, mentre respinge richieste maggiori ritenendole irrealistiche. Per quanto riguarda il finanziamento, si appoggia l’idea di ottenere un finanziamento supplementare aumentando l’imposta sul valore aggiunto.

Già nel 1917, l’anno della sua fondazione, Pro Senectute optava per una soluzione statale della previdenza per la vecchiaia e nel 1947 si è adoperata in favore dell’introduzione dell’AVS. Con la riforma della previdenza per la vecchiaia 2020, circa 70 anni dopo, si ripresenta un progetto secolare legato alle politiche per la vecchiaia. È segno di responsabilità storica impegnarsi nuovamente nell’arena politica per far sì che anche questa volta l’impostazione assunta imbocchi la strada giusta. Pro Senectute è ferma nel suo appoggio al progetto «Previdenza per la vecchiaia 2020» e a questo riguardo ha ricevuto i primi chiari segnali dalla sua base di aderenti. Per verificare questa posizione, la suddetta base di Pro Senectute sarà interrogata in merito al pacchetto di riforma.

Assemblea della fondazione di Pro Senectute – La fondazione guarda ai prossimi 100 anni

L’Assemblea della fondazione di Pro Senectute Svizzera si è riunita oggi a Stans. I 28 delegati dell’organizzazione attiva a favore delle persone anziane da quasi 100 anni hanno approvato una modifica dell’Atto di fondazione. Pro Senectute canton Nidvaldo, che ha ospitato l’assemblea, ha colto l’occasione per presentare due sue apprezzate novità: la piattaforma di scambio e aiuto «SeniorInnen-Drehscheibe» e il progetto intergenerazionale «UrSpur».

Quest’anno, l’Assemblea della fondazione di Pro Senectute Svizzera è stata ospite di Pro Senectute canton Nidvaldo. La landamman Yvonne von Deschwanden ha portato il saluto del Governo cantonale mentre Toni Frisch, presidente del Consiglio di fondazione e Hans Widmer, vicepresidente dell’Assemblea della fondazione hanno presieduto i lavori statutari. Le delegate e i delegati hanno approvato il Rapporto di gestione e il Conto annuale 2013 nonché nominato i membri di diversi gremi.

Modificato l’Atto di fondazione Allo scopo di rendere più snella

l’organizzazione, le delegate e i delegati hanno approvato lo scioglimento dell’Assemblea della fondazione. Le nuove strutture, più lineari, costituiscono un importante presupposto per adempiere i compiti che si fanno sempre più complessi. L’evoluzione demografica si manifesta in un forte aumento della popolazione anziana, ai bisogni della quale Pro Senectute è fermamente decisa a rispondere anche in futuro.

Vi piacerebbe vivere fino a cent’anni?

Oltre 500 specialiste e specialisti di gerontologia, politica, economia e media hanno partecipato al simposio nazionale «Over 80 – sottovalutati». Dalla discussione sulle condizioni pro longevità è scaturita la conclusione che della grande anzianità si discute troppo unilateralmente. Infatti, al centro del discorso stanno sempre e soltanto i costi delle cure e le rendite. Le riflessioni e opinioni delle persone anziane spesso non sono ascoltate e del valore intrinseco della grande anzianità non si parla quasi mai.

Le ragazze e i ragazzi nati attorno al 2000 possono arrivare a cento anni. Nel 2060, in Svizzera, le e gli over 80 supereranno abbondantemente il milione. Perciò la Svizzera non può esimersi dal discutere della grande anzianità. Pro Senectute, la maggiore organizzazione al servizio delle persone anziane in Svizzera, oggi ha dato il via al dibattito sulle condizioni che favoriscono la lunga vita e possono rendere attrattiva la grande anzianità. A simposio concluso, il bilancio è chiaro: posare lo sguardo sui costi non è tutto e non basta, grande anzianità non significa sempre e soltanto dipendenza e cure. Con l’invecchiamento il rischio cresce chiaramente eppure soltanto un terzo delle e degli over 85 anni necessita di cure e assistenza. La «Riforma della previdenza per la vecchiaia 2020» propone un pacchetto di misure equilibrato, che potrebbe rap-presentare una solida base per il finanziamento delle opere sociali.

Tutti vogliono vivere a lungo, nessuno vuole essere vecchio

Werner Schärer, direttore di Pro Senectute Svizzera, ha detto: «Quando parla della grande anzianità, la società lo fa in modo assai astratto. Ognuno di noi, invece, conosce per esperienza il valore della grande anzianità. Io, per esempio, penso volentieri alla mia madrina, una donna che fino in tarda età andava in montagna da sola, ricavandone gioia e pace interiore.»

«Quando parliamo di persone anziane», continua Schärer, «c’è sempre in gioco anche il nostro futuro. Le decisioni odierne tracciano la via per la nostra stessa vecchiaia. Io sono lieto di sapere che esistono degli aiuti per agevolare una vita autonoma a casa propria fino in tarda età. Per i miei figli auspico, per l’eventualità che un giorno ne avranno bisogno, consulenza, assistenza e sostegno come esistono oggi. Per mantenere questi acquisiti, mi impegno ora e adesso.»

Lancio della campagna nazionale «Tutto ha il suo momento»

Non tabuizzare la grande anzianità ma darle il giusto valore, è quanto chiedono Pro Senectute, le Chiese protestanti della Svizzera e Giustizia e Pace con la campagna nazionale «Tutto ha il suo momento». Le istituzioni che hanno preso l’iniziativa auspicano una discussione globale sulla grande anzianità e non soltanto il discorso sugli aspetti economici perché le persone anzianissime sono un elemento importante della nostra società. Nel corso del 2014, fasciando di luce quattro edifici sacri nelle quattro regioni linguistiche del Paese, Gerry Hofstetter conferisce un «viso» al tema. L’iniziativa a preso avvio ieri sera con l’illuminazione della Collegiata di Neuchâtel.

Per la prima volta Pro Senectute, le Chiese protestanti della Svizzera e Giustizia e Pace svolgono una campagna comune sul tema della grande anzianità. Le tre istituzioni richiamano alla memoria della popolazione svizzera che la grande anzianità è un tema globale che riguarda tutti mentre ci si limita sempre e soltanto a parlare dei costi che le persone anzianissime producono. In virtù dell’elevata speranza di vita – un modello di successo della moderna società – in Svizzera nel 2060 le persone over80 supereranno il milione. Per questo motivo la nostra società non può non chinarsi sulle sfide connesse con la grande anzianità.

Le persone anzianissime sono un elemento di grande valore e importanza per la società civile. Esse possiedono una vasta esperienza di vita che abbraccia temi storici, naturalistici o riguardanti la salute, fondamentali per la convivenza, e che hanno effetti ben oltre gli stretti ambiti della famiglia e delle generazioni. Limitando il discorso ai costi delle cure e alla riforma delle pensioni si ignora che la nostra società è la somma di tutte le generazioni e si mette in pericolo la solidarietà.

Gerry Hofstetter, noto per la sua Light Art, fascia di luce quattro chiese

Illuminando quattro edifici sacri nelle quattro regioni linguistiche del Paese, Gerry Hofstetter conferisce un «viso» alla campagna «Tutto ha il suo momento». Con la luce che proietta sulle facciate delle chiese crea delle immagini allegoriche delle quattro stagioni e delle tappe della vita quali la nascita, la giovinezza, l’età adulta e l’anzianità. Parallelamente alle azioni luminose sono previsti eventi tematici pensati per far conoscere al pubblico gli intenti della campagna.

Riforma della previdenza per la vecchiaia 2020: un sensato pacchetto integrale

Già nel 1917 Pro Senectute si era impegnata per una soluzione statale della previdenza vecchiaia e nel 1947 ha partecipato attivamente alla creazione dell’AVS. Oggi la maggiore organizzazione specializzata attiva a favore delle persone anziane in Svizzera appoggia la riforma della previdenza-vecchiaia che il Consiglio federale auspica. La proposta di revisione congiunta dell’AVS e della LPP mira a un obiettivo chiaro ed è equilibrata sul piano sociale. Il disegno di legge è un pacchetto integrale che va trattato nel suo insieme.

La riforma proposta mira a giusta ragione a mantenere il livello delle prestazioni senza spazi di manovra verso il basso alfine di garantire un sufficiente  finanziamento a lungo termine del 1. e del 2. pilastro nonché per permetterne un flessibile adeguamento alle mutate condizioni-quadro. Pro Senectute dà la sua disponibilità all’armonizzazione a 65 anni dell’età di riferimento per le donne e gli uomini, chiede tuttavia l’adeguamento delle condizioni-quadro, segnatamente miglioramenti effettivi e rapidi della parità di salario per lavori di pari valore e la compatibilità tra famiglia e professione. Pro Senectute rifiuta un innalzamento generalizzato dell’età di pensionamento mentre giudica positivamente la prevista flessibilizzazione, in particolare per mezzo dell’introduzione di rendite parziali.

Nella previdenza professionale il tasso di conversione dev’essere adattato all’allungamento della speranza di vita e alle meno favorevoli opportunità d’investimento dei capitali. Pro Senectute raccomanda però di agire in modo oculato e esige misure di compensazione in caso di eventuali decurtamenti delle rendite. Vista l’evoluzione demografica, non contesta la necessità a medio termine di un finanziamento supplementare dell’AVS. Per Pro Senectute la proposta del Consiglio federale di innalzare a tale scopo la tassa sul valore aggiunto (IVA) è giusta e considera tutte le generazioni.

Pro Senectute deplora invece che nella riforma proposta dal Consiglio federale continuino a mancare disposizioni limitanti il prelievo di capitali del secondo pilastro. In quest’ambito sarà pertanto necessario ottimizzare il disegno di legge.

Pro Senectute appella a tutti gli attori politici ed economici affinché si schierino a favore degli interessi degli assicurati. La previdenza per la vecchiaia 2020 merita il pieno appoggio di tutte le forze responsabili del nostro Paese. Per questo motivo Pro Senectute si impegnerà a fondo per la buona riuscita di questo importante pacchetto globale di riforme.

Le direttive personali del paziente sempre disponibili online

Pro Senectute offre con DOCUPASS un dossier previdenziale completo nel quale gli interessati possono inserire i loro desideri e le loro richieste in relazione a malattia, cure mediche, ultimi giorni di vita e morte. Ora esiste anche la possibilità di salvare tutte queste informazioni in Evita, il dossier sanitario elettronico di Swisscom. In tal modo i documenti previdenziali sono
disponibili in ogni momento.

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dovrebbe affrontare per tempo questa tematica. Finora sono stati venduti già più di 55’000 DOCUPASS.

Dall’entrata in vigore del nuovo diritto di protezione degli adulti i medici e il personale medico sono obbligati a verificare l’esistenza di disposizioni del paziente. Ora, grazie alla collaborazione tra Pro Senectute e Swisscom, i documenti previdenziali possono essere conservati elettronicamente ed essere così disponibili sempre e ovunque – quindi anche consultabili dai familiari o dal personale medico in caso di emergenza. Grazie al formato carta di credito, la tessera previdenziale con i dati di login trova posto in ogni portamonete e dovrebbe sempre essere portata con sé. Il DOCUPASS costa CHF 19 una tantum, la conservazione nel dossier sanitario elettronico Evita CHF 29 all’anno. La durata minima del contratto per la conservazione online è di due anni.
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Evita – il dossier sanitario elettronico di Swisscom

Gli utenti di Evita possono conservare in modo sicuro i dati e i documenti medici riguardanti la propria persona nel loro dossier sanitario. Tali informazioni sono così disponibili in formato elettronico ovunque e in ogni momento.

Ogni anno in Svizzera vengono trasmessi via fax o per posta circa 250 milioni di documenti sanitari cartacei, il che genera costi elevati. Ed è proprio in questo ambito che Evita colma una lacuna permettendo ai pazienti e ai fornitori di prestazioni come medici e ospedali di consultare i dati digitali riguardanti la salute dei diretti interessati.
www.evita.ch