Comunicati stampa 2017

Qui troverete i nostri comunicati stampa dell'anno 2017.

La campagna «Gambe forti per camminare sicuri» invoglia le persone anziane ad allenare forza ed equilibrio. Ogni anno, infatti, si verificano in Svizzera oltre 86 000 cadute tra gli ultrasessantacinquenni, talvolta con conseguenze gravi. In collaborazione con Procap Svizzera è stato elaborato un programma di allenamento specifico per chi ha difficoltà di deambulazione. Gli esercizi sono pensati per anziani con deambulatore o persone in sedia a rotelle.

Allenando regolarmente forza ed equilibrio si riduce la frequenza delle cadute e si riesce a rimediare facilmente a un piccolo passo falso. Grazie all’allenamento, gli anziani mantengono la propria mobilità più a lungo e spesso riescono a conservare la propria autonomia fino in età avanzata. Sin dal suo lancio, avvenuto nel 2016, la campagna «Gambe forti per camminare sicuri», frutto della collaborazione tra Ufficio prevenzione infortuni (upi), Pro Senectute Svizzera, Promozione Salute Svizzera, Lega svizzera contro il reumatismo e physioswiss, ha sensibilizzato migliaia di persone circa gli effetti positivi del movimento e dell’allenamento dell’equilibrio segnalando la possibilità di frequentare corsi di movimento vicino a casa.

L’allenamento è alla portata di tutti

In collaborazione con Procap Svizzera sono stati messi a punto nuovi esercizi specifici per le persone con difficoltà di deambulazione. Il programma di allenamento «light» prevede esercizi di forza ed equilibrio rivolti a persone che si servono di deambulatore e bastone o in sedia a rotelle.

Susanne Lizano, responsabile del progetto «Procap muove» afferma al riguardo: «Anche le persone con mobilità ridotta possono allenare forza ed equilibrio. Si tratta di misure volte soprattutto a promuovere la salute e il mantenimento dell’autonomia.»

Barbara Pfenninger, esperta in prevenzione delle cadute dell’upi, aggiunge: «Questi esercizi aiutano a recuperare le forze perdute proprio anche in seguito a un intervento o a una malattia prolungata». Gli esercizi possono essere svolti da seduti oppure stando in piedi con o senza supporto stabile.

Gli esercizi del livello di allenamento «light» e ulteriori informazioni sulla campagna sono disponibili sul sito www.camminaresicuri.ch.

Dal 2013 persone adulte possono adottare misure precauzionali personali previste dalla legge per l’eventualità che subentri un’incapacità di discernimento. Da un sondaggio rappresentativo condotto da gfs-zürich su incarico di Pro Senectute Svizzera è emerso che la popolazione elvetica non sfrutta per nulla questa possibilità. Solo una persona su cinque ha compilato le direttive del paziente e addirittura solo una su dieci ha redatto un mandato precauzionale.

Pro Senectute si è chiesta quanto questi importanti strumenti precauzionali siano conosciuti e diffusi tra gli adulti in Svizzera. Ha quindi incaricato gfs-zürich di condurre un sondaggio rappresentativo al riguardo: ebbene, è emerso che solo il 22% degli intervistati ha compilato le direttive del paziente e addirittura solo il 12% ha redatto un mandato precauzionale. Come prevedibile, tra gli over 65 queste percentuali sono più elevate: 47% per le direttive del paziente e 21% (un numero comunque nettamente inferiore) per il mandato precauzionale. Notevoli sono anche le differenze tra le varie regioni linguistiche. Entrambi gli strumenti precauzionali sono molto meno noti in Ticino e nella Svizzera romanda, dove a ricorrervi sono in pochissimi.

«Molte persone non conoscono le possibilità, sancite nel nuovo diritto della protezione degli adulti, di esprimere in piena autonomia le proprie decisioni e volontà», ha dichiarato Werner Schärer, direttore di Pro Senectute Svizzera. «Con il mandato precauzionale, per esempio, ogni persona adulta può decidere in caso di incapacità di discernimento per malattia o infortunio, chi si occuperà della sua quotidianità, regolerà le faccende finanziarie e la rappresenterà in questioni legali. Occorre quindi una maggiore attività di informazione e sensibilizzazione; in tal modo si può attenuare il carico che grava sia sui famigliari sia sulle autorità.»

Pro Senectute festeggia i suoi 100 anni. In occasione del Giubileo e della tournée autunnale dedicata al grande evento, l’Orchestra Sinfonica Svizzera della Gioventù accompagnerà dal vivo la proiezione del film «Tempi moderni». Sono previsti quattro concerti esclusivi a Zurigo, Montreux, Lugano e Berna, diretti dal maestro Ludwig Wicki, nome noto nel panorama internazionale delle colonne sonore.

Durante la tournée organizzata per il centenario di Pro Senectute, sessanta giovani talenti provenienti da tutta la Svizzera accompagneranno il capolavoro di Chaplin «Tempi moderni». Il film, uscito nel 1936 sullo sfondo della crisi economica, punta il dito contro la meccanizzazione e razionalizzazione del mondo del lavoro, e si rivela così di grande attualità nell’era della digitalizzazione.

Per i membri dell’Orchestra Sinfonica Svizzera della Gioventù i concerti sono «un’esperienza del tutto nuova», afferma Nicole Benz, presidentessa della Commissione musicale dell’orchestra. «Per i musicisti e il direttore non presentano una grande complessità tecnica come può essere ad esempio una sinfonia di Strauss. Tuttavia, suonare sincronizzandosi con il film sarà sicuramente una bella sfida. Inoltre, la musica di Chaplin è ricca di sfumature: passa da elementi di jazz al tipico slapstick», spiega con entusiasmo la violinista 22enne. I membri dell’orchestra, provenienti da tutta la Svizzera, si riuniranno in autunno per provare la musica del film con il maestro ospite Ludwig Wicki. Wicki è direttore artistico della 21st Century Symphony Orchestra e negli anni passati ha diretto diverse prime mondiali eseguendo dal vivo la colonna sonora di vari film. I concerti del Giubileo si terranno in note location: presso la Tonhalle Maag a Zurigo (14.10), l’Auditorium Stravinski a Montreux (21.10), il LAC a Lugano (22.10) e il Kursaal a Berna (12.11).

Quando i giovani fanno musica per gli anziani

Sessanta musicisti di età compresa fra i 15 e i 25 anni accompagneranno un classico del cinema muto nell’era digitale, per rendere omaggio a un’organizzazione centenaria. Un bel modo per gettare ponti tra più generazioni. Eveline Widmer-Schlumpf, che da aprile ha preso le redini alla presidenza di Pro Senectute Svizzera, si dichiara contenta dell’impegno dell’orchestra: «Avrò il piacere di essere presente a Zurigo quando prenderà il via la tournée. L’entusiasmo dei giovani musicisti è contagioso. Per me questo progetto incarna la realtà svizzera dei giorni nostri: affinché una convivenza funzioni, c’è bisogno della presenza di giovani e anziani.» Non fatevi sfuggire questi imperdibili concerti. 

Molte persone anziane che soffrono di ipoacusia lasciano passare anni prima di decidersi a cercare aiuto. Per questo, un anno fa Pro Senectute ha lanciato la campagna «Riscoprite i suoni della vita». Ora parte la seconda edizione dell’iniziativa, con uno spot televisivo e svariate proposte informative e di corsi. L’obiettivo è quello di esortare gli anziani a intervenire tempestivamente.

Un udito efficiente è un presupposto fondamentale per la mobilità e la vita sociale nella vecchiaia. Secondo uno studio condotto dal centro di competenza interdisciplinare Anzianità della Scuola universitaria professionale di San Gallo (Interdisziplinäres Kompetenzzentrum Alter, IKOA-FHS) su incarico di Pro Senectute, quasi la metà degli anziani con deficit uditivo non cerca una soluzione al proprio problema. Solo una percentuale esigua di queste persone porta regolarmente un apparecchio acustico. Ecco perché, con l’attuale campagna, Pro Senectute si ripropone di sensibilizzare gli anziani circa l’importanza di affrontare tempestivamente i problemi di udito.

Più si aspetta, più è difficile abituarsi all’apparecchio acustico

Il quadro delineato dall’IKOA-FHS non lascia dubbi: molte persone lasciano passare troppo tempo prima di cercare una cura per il proprio deficit uditivo. In media, dal primo sospetto al momento in cui ci si rivolge a uno specialista passano dai sette ai dieci anni. Eppure, più si aspetta a contrastare il problema, più diventa difficile scegliere l’apparecchio acustico giusto e regolarlo efficacemente. Con il tempo, infatti, il cervello dimentica il significato dei segnali acustici e perde la capacità di classificare i rumori.

Buon udito, buona qualità di vita

I problemi di udito non sono uno scherzo: gli anziani che ne soffrono sono soggetti più frequentemente a cadute, oltre che a senso di smarrimento, angoscia e depressione. Spesso le persone che non sentono bene si ritirano dalla vita sociale, perché per loro comunicare con gli altri è una fatica. L’isolamento che ne consegue può compromettere pesantemente la qualità di vita, e ciò è pericoloso soprattutto nella vecchiaia.

San Gallo, 29 giugno 2017. Pro Senectute Svizzera e Raiffeisen Svizzera uniscono le loro competenze nei settori previdenza e abitazione. Al centro della collaborazione vi sono la sensibilizzazione comune della popolazione relativamente alla pianificazione finanziaria del proprio pensionamento e lo scambio di conoscenze sulle nuove esigenze abitative in età avanzata.

La pianificazione finanziaria del pensionamento, i radicali cambiamenti della situazione abitativa e la pianificazione della successione, pongono le persone meno giovani e i loro famigliari di fronte a decisioni difficili. Per poterle accompagnare al meglio, Pro Senectute Svizzera e Raiffeisen Svizzera hanno intrapreso una collaborazione.

Al centro di questo partenariato strategico vi sono tematiche come la previdenza, la pianificazione del pensionamento, la pianificazione ereditaria e della successione, il traffico dei pagamenti digitale e la situazione abitativa in età avanzata. Le prime attività congiunte, come corsi o proposte formative per clienti e collaboratori, avranno luogo dall’autunno 2017.

Unione delle competenze in materia di previdenza e abitazioni

Con questo sodalizio entrambi i partner estendono la loro competenza nel fornire consulenza alle persone con più di 55 anni. La cooperazione a livello nazionale sarà integrata con progetti su scala locale di diverse federazioni regionali e Banche Raiffeisen e delle organizzazioni di Pro Senectute. Per Pro Senectute Svizzera questo partenariato costituisce l’acquisizione di nuove competenze nel settore della previdenza finanziaria – un aspetto che determina parecchi vincoli in età avanzata e impedisce a molte persone di condurre, una volta in pensione, una vita autonoma. Questa collaborazione consente a Raiffeisen Svizzera di posizionarsi e di migliorare il proprio know-how nei settori della pianificazione della successione e previdenziale.

«Il grande tesoro di esperienze di Pro Senectute relativamente alle problematiche delle persone anziane ci aiuta a fornire una consulenza ancora più completa ai nostri clienti», spiega Michael Auer, responsabile dipartimento Clientela privata e investimenti di Raiffeisen Svizzera. Béatrice Fink, membro della direzione di Pro Senectute Svizzera: «Grazie alla collaborazione con Raiffeisen in futuro potremo sensibilizzare maggiormente anche i più giovani, affinché comincino  con debito anticipo a pensare alla loro previdenza finanziaria.»

Oggi Pro Senectute, la maggiore organizzazione svizzera al servizio delle persone anziane, ha completato l’esame della riforma «Previdenza per la vecchiaia 2020» giungendo alla conclusione che il progetto, nel complesso, è positivo. Esso può infatti rappresentare un passo fondamentale per garantire le rendite di oggi e di domani.  

In data odierna la Conferenza delle e dei presidenti di Pro Senectute ha concluso l’esame della riforma «Previdenza per la vecchiaia 2020». Il giudizio espresso nei confronti del progetto è complessivamente positivo. Werner Schärer, direttore di Pro Senectute Svizzera, commenta così la decisione: «La riforma rappresenta un passo fondamentale nella direzione giusta, al fine di adeguare il sistema pensionistico svizzero ai cambiamenti demografici, sociali e legati all’evoluzione degli investimenti. Il confronto approfondito con le nostre 24 organizzazioni cantonali e intercantonali ha dimostrato che il progetto gode di ampio sostegno.»

Fin dalla sua costituzione, Pro Senectute si impegna a favore di un sistema pensionistico al passo con i tempi e finanziariamente solido, sottolineando peraltro l’urgenza di una riforma in tal senso. Essa permetterà di frenare il trend negativo nella situazione finanziaria del 1° e del 2° pilastro. La maggiore organizzazione svizzera al servizio delle persone anziane avrebbe accolto favorevolmente un intervento più incisivo sul fronte del consolidamento finanziario; una ulteriore stabilizzazione da questo punto di vista sarà imprescindibile anche in futuro.

Il mantenimento dell’ammontare della rendita è uno dei temi che più stanno a cuore alla Fondazione. Werner Schärer precisa: «Accogliamo con favore il fatto che il livello delle prestazioni venga sostanzialmente garantito e che in particolare per le persone con reddito esiguo e per quelle che lavorano a tempo parziale migliorino le opportunità di risparmio in ottica previdenziale. Ciò è utile anche per prevenire la povertà nell’anzianità, che ancora oggi colpisce un pensionato su otto.»

Pro Senectute reputa che la flessibilizzazione della riscossione della rendita e la nuova opportunità del pensionamento parziale rappresentino un innegabile progresso, grazie al quale le persone anziane potranno gestire individualmente, in funzione delle proprie esigenze e possibilità, il passaggio dalla vita lavorativa alla pensione. 

Nello stesso giorno in cui hanno preso il via i festeggiamenti del giubileo per i 100 anni di Pro Senectute è avvenuto il passaggio del testimone tra Toni Frisch ed Eveline Widmer-Schlumpf alla presidenza del Consiglio di fondazione. A Berna, nel suo discorso commemorativo, il Consigliere federale Alain Berset ha tenuto a sottolineare l’importanza di Pro Senectute quale principale istituzione a favore degli anziani e dei loro famigliari.

La nuova presidente del Consiglio di fondazione Eveline Widmer-Schlumpf guiderà Pro Senectute verso i prossimi cento anni: «Anche negli anni a venire le nostre prestazioni saranno rivolte alle persone anziane perché possano vivere in modo autodeterminato il più a lungo possibile. In tutto ciò è fondamentale tenere conto anche dei trend demografici e degli sviluppi tecnologici.» Nel suo discorso, il Consigliere federale Alain Berset ha caldeggiato un nuovo approccio alla vecchiaia: «Una società che invecchia ha bisogno di un’immagine matura dell’anzianità.» In quest’ottica, l’impegno di Pro Senectute a favore della solidarietà tra le generazioni si rivela davvero prezioso: «L’invecchiamento ci offre l’opportunità di intensificare il nostro impegno in favore della coesione sociale all’interno del nostro Paese.».

Da 100 anni Pro Senectute contribuisce in maniera sostanziale a migliorare la qualità di vita delle persone anziane. Nel 1917 la priorità dell’allora Fondazione consisteva nel mitigare la miseria materiale dei vegliardi bisognosi. Oggi Pro Senectute è la più importante fornitrice di servizi per anziani negli ambiti della consulenza, del tempo libero e degli aiuti nella vita quotidiana. 700 000 persone in età di pensione e le loro famiglie o persone di riferimento fanno capo alle nostre prestazioni, come ad es. la consulenza sociale gratuita. Con oltre 130 centri di consulenza, Pro Senectute si impegna attivamente a livello locale a favore delle persone anziane e può contare sulla collaborazione di oltre 1600 persone a impiego fisso e circa 18 000 volontari.

Durante l’odierna festa per il centenario è stata inoltre presentata l’opera «Cento anni di storia. Pro Senectute e la Svizzera 1917–2017», contraddistinta da un ricco corredo iconografico. L’opera narra con tono avvincente l’evoluzione dell’organizzazione di servizi sociali sullo sfondo degli eventi che hanno caratterizzato la politica sociale svizzera.

Quest’anno, anche La Posta rende omaggio a Pro Senectute lanciando il francobollo speciale «100 anni di Pro Senectute». Thomas Baur, membro della direzione della Posta, Eveline Widmer-Schlumpf e il direttore Werner Schärer lo hanno presentato al pubblico intervenuto alla festa di oggi. Il francobollo è disponibile dall’11 maggio 2017. 

La Previdenza per la vecchiaia 2020 non può fallire. Pro Senectute esorta le Camere federali a mettere da parte le singole posizioni partitiche e ideologiche per elaborare congiuntamente una soluzione sostenibile. La popolazione in Svizzera deve poter contare anche in futuro su istituzioni sociali affidabili.

La presenza di istituzioni sociali affidabili è il presupposto per garantire il benessere e la pace sociale di tutte le generazioni in Svizzera, oggi come in futuro. L’attuale progetto «Previdenza per la vecchiaia 2020» rappresenta, dopo numerosi tentativi falliti, l’ultima opportunità per attuare da una posizione di forza quella riforma previdenziale che il Paese attende ormai da lungo tempo. Un ulteriore ritardo renderebbe inevitabile, in futuro, l’accettazione di compromessi più dolorosi. E questo va evitato ad ogni costo.

In linea di principio, Pro Senectute appoggia qualsiasi proposta che contribuisca al buon esito della riforma intesa come pacchetto globale, il quale può prevedere anche un aumento della rendita AVS. Più che la lotta per imporre singole posizioni, la nostra organizzazione ritiene importante l’impegno per risolvere la questione in un’ottica complessiva. Da decenni, il principio dei due pilastri obbligatori garantisce alla popolazione del nostro Paese una base finanziaria sicura per affrontare la terza età. Questa conquista, che tutto il mondo ci invidia, non può essere messa in discussione. La politica deve finalmente assumersi la responsabilità di tutte le fasce di età della popolazione e porre il pacchetto globale al di sopra delle singole posizioni partitiche e ideologiche.

La storia delle origini di Pro Senectute è strettamente correlata con la creazione dell’AVS. La nostra organizzazione combatte da cento anni contro la povertà nell’anzianità. Con l’introduzione dell’AVS e della previdenza professionale obbligatoria sono state soddisfatte le richieste che stavano tanto a cuore ai padri fondatori di Pro Senectute. Un risultato importante, che rimarrà tale anche per i prossimi 100 anni.

In Svizzera ogni anno cadendo s'infortunano circa 280 000 persone, e quasi 1400 muoiono in seguito alle conseguenze riportate. I più colpiti sono gli anziani, la cui percentuale sul numero complessivo di questo tipo di incidenti mortali è del 96%. Gli esercizi semplici del programma «Gambe forti per camminare sicuri» consentono agli anziani di ridurre sensibilmente il loro rischio di caduta individuale. Questo è particolarmente importante durante l'inverno, quando le strade e le vie sono più scivolose.

Tutti gli anni, circa 280 000 persone devono sottoporsi a un trattamento medico a causa di una caduta. Le cadute in Svizzera sono la dinamica d'incidente più frequente e riguardano tutte le fasce d'età. Le conseguenze più fatali, tuttavia, le riportano gli anziani dai 65 anni in su. Con l'avanzare dell'età la forza muscolare cala e il senso dell'equilibrio si riduce. Inoltre, le persone in età avanzata sono più vulnerabili, e dunque maggiormente esposte al rischio di caduta con esito mortale. Delle quasi 1400 persone all'anno che decedono annualmente per le conseguenze di una caduta, il 96% sono anziani.

La prevenzione delle cadute non si limita soltanto all'eliminazione dei punti d'inciampo e dei difetti di costruzione (ambiti in cui l'upi, Ufficio prevenzione infortuni investe molte risorse), ma avviene anche con un'attività fisica mirata che, tra l'altro, potrebbe costituire un buon proposito per l'anno nuovo. L'upi e Pro Senectute hanno sviluppato insieme a tre altri partner degli esercizi per un allenamento specifico, finalizzato a migliorare la forza e l'equilibrio, così da ridurre il rischio di caduta o, per lo meno, attutirne le conseguenze. Gli esercizi in questione sono stati ampliati con diverse unità di allenamento da eseguire su una base instabile, come ad esempio il balance-disc dell'upi (un disco di gomma riempito d'aria). Una maggiore stabilità permette di rimanere in piedi più facilmente, ed è particolarmente importante nei mesi invernali, in cui le strade sono più scivolose del solito.

Allenarsi tre volte a settimana riduce il rischio di caduta

Per la prima volta, l'upi ha esaminato l'efficacia di un programma d'allenamento di prevenzione delle cadute. Nel fare questo, ha valutato gli effetti di un allenamento combinato di forza ed equilibrio in un gruppo di persone anziane condotto (quindi con un istruttore) e in gruppi senza conduzione (dunque da soli a casa). È stato dimostrato che un allenamento regolare di tre volte a settimana, di cui almeno due monitorate da un istruttore qualificato, produce l'effetto maggiore. Inoltre, dall'analisi è risultato che gli esercizi sono sicuri per le persone sottoposte al test e non comportano lesioni dovute all'allenamento.

«Gambe forti per camminare sicuri»

Il sito www.camminaresicuri.ch contiene informazioni più dettagliate sul programma di esercizi «Gambe forti per camminare sicuri», e propone oltre 500 offerte di sport e movimento. Su www.media.upi.ch sono disponibili il report dell'upi «Efficacia di un programma d'allenamento per la prevenzione delle cadute» e il booklet dell'upi «I vostri esercizi per tutti i giorni» che può essere ordinato gratuitamente in un numero limitato nello shop online dell'upi.